Tuesday, 25 May 2010

Satisfactions in Autonomy Software (3 months after)

After a first period of working on an enterprice application using Java and Javascript and a recent discussion with my manager I have been moved on a interesting project using the .NET technology.

In the last 10 days I worked intensively with the XNA 3.1 technology to allow the possibility to show and navigate results of the search engine in a tridimentional way using screen with 3D Vision technology. The goal was to esperiment with new way of interaction and improve the user experience. This project is a research and development project. It is a job that I am doing with other two collegues and I am having a lot of fun. I love XNA and C# !

Today has been a very important day because the prince Andrew, Duke of York, son of the queen Elizabeth II officially visited Autonomy in Cambridge. There were a lot of news writers. I have done my part presenting him our demo project and we received very positive feedback.

The big satisfaction, however, for me has been when the CEO (that was here for this important event) went to my desk. He said extremely entusiastic words about this demo project that we developed in a so quick way. I was very happy.

Let's see the future...

Sunday, 23 May 2010

Four intense life months and mission accomplished

Ciao a tutti,
a meta’ Ottobre 2009 mi sono laureato con il massimo dei voti all’Universita’ di Pisa e a meta’ Febbraio, dopo 4 mesi, ho iniziato una nuova vita e il mio primo lavoro a Cambridge. Ma andiamo con ordine…con questo post vorrei condividere con voi tutte le cose che sono avvenute in questo periodo e che mi hanno permesso di crescere tantissimo sotto ogni punto di vista.

Nel mese di Novembre e Dicembre per 6 Settimane ho frequentato un corso di inglese intensivo presso Regent School a Londra. E’ stata una esperienza bellissima che mi ha permesso di conoscere persone da ogni parte del mondo oltre a migliorare abbastanza il mio inglese e a portarlo ad un livello sufficiente per iniziare una vita all’estero. Ho provato a fare l’esame di Cambridge FCE ma purtroppo non sono riuscito a passarlo, lo riprovero’ in futuro. Per chi non lo sapesse a scuola sono sempre stato il primo della classe, ma l’inglese e’ sempre stato un grosso problema per me. Un motivo in piu’ per cui volevo assolutamente riuscire a vincere questa sfida con me stesso. Anche vivere in famiglia e’ stata una esperienza senz’altro positiva grazie alle belle chiaccherate, durante la cena, dopo pesanti giornate di 6/7 ore di studio dell’inglese.

Quando si raccontano le cose, dopo averle vissute, purtroppo si trascurano i dettagli, quelle piccole prime volte che pero’ fanno provare intense emozioni… come ad esempio arrivare in aereoporto la prima volta, parlare con la taxista durante il viaggio e gasarsi perche’ si riesce a conversare, fare il biglietto della metropolitana, parlare con uno sconosciuto alla fermata dell’autobus, gestire le faccende burocratiche per la scuola e l’alloggio in famiglia, acquistare la SIM inglese, fare il 999 e parlare al telefono con la polizia (si ho fatto anche questo), bersi un double beilis con il professore di inglese che e’ diventato un amico con cui chiaccherare, mangiare al ristorante e uscire con gli amici studenti, semplicemente girare per Londra e ammirare il tamigi la sera, andare al cinema,… in un paese straniero e’ come se dovessi rivivere da zero, e’ come rinascere… ogni cosa che fai e’ la prima volta e ho provato spesso la sensazione del bambino spaesato che cresce :) in effetti devo molto ai miei genitori che mi hanno sostenuto (soprattutto economicamente) nella mia avventura, da tanto desideravo diventare indipendente ed essere in grado di gestire autonomamente la mia vita… ora finalmente posso dire di esserlo (anche se devo ancora ricevere il mio primo stipendio, ma questo e’ un dettaglio). Debbo dire che provo una piacevole sensazione di liberta’ e di soddisfazione che in questo momento mi rende davvero felice.

Dopo il corso di inglese, ho passato delle piacevolissime vacanze natalizie in Italia con i miei genitori, la mia ragazza Michela (italiana) e i miei amici. Prima di rientrare in Italia pero’ mi sono dovuto mettere alla ricerca di un appartamento temporaneo dove vivere durante la ricerca del lavoro. Dopo qualche giro a Londra a visitare qualche appartamento alla fine l’ho trovato in Leytonstone e ho iniziato a vivere li a partire dall’8 Gennaio 2010. Un appartamento in condivisione con 5 persone. Sono sempre stato un bamboccione (coccolato e servito da mamma) quindi devo rimboccarmi le maniche anche con le faccende domestiche: cucinare, lavare, stirare (odio profondamente farlo), pulire ecc ecc.

Una volta che mi sono sistemato nel nuovo appartamento, a parte qualche altra lezioncina di inglese, ho iniziato a cercare attivamente lavoro. Ho fatto una ricerca molto attenta, ho letto libri su come scrivere il CV, prepararsi ai colloqui e ho fatto qualche ripasso tecnico. Devo dire che di offerte ce ne erano parecchie, i recruiter non hanno esitato a contattarmi e a farmi proposte. Ho sostenuto colloqui con due aziende, sono rimasto sorpreso da quanto erano tecnici e alla fine Autonomy Software Ltd mi ha fatto un’ottima proposta di lavoro essendo un neolaureato che ho deciso di accettare. Tuttavia questa multinazionale, qui in Gran Bretagna ha sede a Cambridge quindi mi sono dovuto trasferire. Anche in questo ambito sono state tante le piccole cose che mi hanno fatto crescere: parlare con i recruiter, i colloqui, il vestirsi in giacca e cravatta, le ore a cercare/filtrare le offerte, a personalizzare e scrivere le cover letter, nel frattempo sono anche riuscito ad aprire un conto in banca con HSBC e ad avere la mia carta di debito inglese, ad avviare le operazioni per ottenere il mio National Insurance Number.

Ricordo che Luca Minudel mi disse che l’idea di fare esperienza di lavoro all’estero e’ furba e che saro’ coinvolto in tante cose interessanti e nuove. Mi aveva detto anche che se sarei riuscito nella mia impresa di non scordarmi di condividere su UgiDotNet la mia esperienza, raccontare com'รจ, aiutare questa Italia a essere meno chiusa. Sono ben contento di farlo perche’ sono molto grato a questa community, ai rapporti umani che mi ha permesso di creare con persone che hanno la mia stessa grande passione. E sono sicuro che se sono riuscito ad arrivare dove sono e’ anche merito di tutti voi, di tutta questa passione che respiro ogni volta che leggo i vostri post. Pero’ a volte provo anche invidia, ma e’ quella positiva, quella di ammirazione, quella che ti spinge a crescere. Grazie a tutti ! Un grazie particolare anche ad Alessio Marziali che avendo gia’ vissuto certe esperienze si e’ offerto di fornirmi utili consigli e ovviamente grazie ai miei amici (Matteo, Marco e Mario) della community DotNetToscana che non hanno mai smesso di incitarmi e caricarmi in questa impresa.
Il mio primo giorno di lavoro e’ stato il 15 Febbraio. Nei giorni immediatamente precedenti la mia ragazza e’ venuta 5 giorni a Londra a trovarmi e per la prima volta dopo tre mesi sono riuscito a trovare il tempo di visitarla un po. Siamo andati al museo delle cere, tower hill, buckingham palace, camden town, Big Ban, Harrods, giro in battello sul Tamigi e London Eye di notte il giorno di San Valentino. Che si puo’ volere di piu’ dalla vita :) Ringrazio ovviamente anche a lei che ha seguito nei minimi dettagli tutta questa mia avventura e mi ha sempre supportato, nonostante la sua evidente sofferenza di non essere fisicamente vicina a me.

La mia prima settimana di lavoro e’ stata davvero intensa. Ho alloggiato in una casa offerta dall’azienda e nel poco tempo libero oltre il lavoro mi sono dovuto barcamentare di nuovo nella ricerca di una casa/appartamento a Cambridge. Sabato scorso, 20 Febbraio, ho finalmente trovato una bella sistemazione in una casa con tre persone, stanza molto spaziosa con bagno interno, Internet, sala con divani e televisore, cucina, insomma tutto il necessario. Anzi ancora meglio perche’ solamente 10 minuti a piedi dal Business Park dove lavoro, cosa che aumentera’ notevolmente la qualita’ della mia vita. Fermata dell’autobus quasi sotto casa che mi porta in centro in 15 minuti. Mi resta da comprare una bici e sono a posto! Quel giorno stesso sono tornato a Londra a prendere quasi tutta la mia roba (dovro’ fare un altro viaggio alla fine di questa settimana per completare il trasloco) e da ieri mi sono definitivamente spostato qui.

Ho ancora un po’ di cose da fare per completare il mio “trasloco di nazione”, tra cui ottenere il NIN, cambiare il medico di famiglia e iscrivermi all’associazione italiani residenti all’estero (AIRE).
Sicuramente mi sono dimenticato di racconare qualcosa, ma non ho dubbio nel dire che sono stati sicuramente i mesi piu’ intensi ed eccitanti della mia vita fino ad ora. Sono riusciuto a tagliare un traguardo difficile, a superare una sfida che volevo vincere. Sono contento di essere qui, sono sicuro che avro’ l’opportunita’ di crescere molto e sicuramente anche di riflettere molto. Non so cosa riservera’ il mio futuro, la mia ragazza spesso me lo chiede, ma purtroppo la vita non si puo’ prevedere. Non posso dire se tornero’ in Italia, non posso dire se mi sentiro’ solo, non posso dire se decidero’ di vivere qui per tanto tempo se non per sempre. Non posso dire niente, posso solo vivere. Quello che voglio ora e’ solamente una cosa: crescere professionalmente e imparare al massimo la lingua inglese. Ovviamente spero anche di divertirmi e farmi qualche nuovo amico.

E adesso?
Niente, direi di cominciare a vivere la mia nuova vita…

Saturday, 1 May 2010

Work Smarter With Speed Reading

Ieri sera ho terminato la lettura del libro “Work Smarter With Speed Reading

Devo dire che mi ha fatto riflettere parecchio e mi ha suggerito utili consigli pratici.

La cosa piu’ importante per aumentare la propria velocita’ di lettura e’ imparare a leggere con gli occhi invece che con le orecchie. Se leggi con le orecchie (leggi dentro di te a voce alta, parola per parola) la massima velocita’ che potrai raggiungere e’ la velocita’ con cui parli. Purtroppo mi sono reso conto che io leggo sempre con le orecchie, abitudine radicata da anni e anni di lettura.
Prima bisogna riuscire a incrementare la velocita’ e solo successivamente cercare di eliminare il suono dentro la testa (chiamato sub-vocalization).

Il consiglio che ritengo piu’ utile e’ quello di utilizzare un indicatore (io uso una penna per esempio). La cosa fondamentale e’ scorrere l’indicatore a velocita’ costante, riga per riga, e incrementare lentamente la velocita’ superando di poco quella in cui ci si sente a proprio agio. Questo semplicissimo esercizio stimola la lettura con gli occhi. L’obiettivo finale e’ cercare di imparare a leggere piu’ di una parola per volta (addiritura piu’ di una riga anche se mi sembra incredibile).
Personalmente e’ circa una settimana che ormai leggo sempre utilizzando l’indicatore (anche per finire il libro stesso), e gia’ solamente in questo limitato range temporale sento di aver aumentato la mia velocita’. Sento che questo metodo mi potra’ dare grossi benefici. Prima di iniziare ho misurato la mia velocita’ di lettura (seguendo le istruzioni del testo), usando testi in inglese (quindi neanche la mia lingua madre), e il risultato e’ stato di 247 parole al minuto che e’ quasi il massimo che si puo’ ottenere dalla lettura a orecchie.

Riporto alcune frasi del libro (direttamente in inglese) che ritengo significative:
  • Speed reading is a skill. Developing that skill does not mean you have to read fast all the time. The ability to read quickly allows you to choose how fast or slow you read
  • We do know that some people can read a book the size of “War and Peace” in less than 20 minutes and retain and recall enough to answer questions at least as well as those who read ‘normally’!”
  • Speed reading is easy to learn, and you can learn it quickly”
  • No matter how fast you read, unless you rememeber what you read you will have wasted your time
    • “Use new information”
    • Have a purpose”
    • “Use the Five-Step Reading System” (presentato nel libro)
  • Reading quickly requires concentration
  • “Every type of reading should be approached differently”
  • Read the first paragraph of every chapter and the first and last (if the paragraph is long) sentence of every paragraph
  • Cross out, highlight, underline, circle and take notes as you read”
  • Take a few moments to stop and summarize what you have learnt from each chapter”
  • Having a clear purpose is the easiest way to cut out the dross and find information you really need
  • Prepare your mind and environment before you start to read”
  • “Practise ofted: use everything you read as a practice medium”
  • Speed reading a second language is full of challenges. The first is vocabulary".
  • Use a pacer as you read. It keeps your attention on the page and your eyes moving
  • Eliminate as many distractions as you can. The more you are interested in what you are doing, the easier it is to concentrate.”
  • Taking a break will improve your memory, concentration, mood and ability and enable you to continue for much longer than you could without one”
  • Consiously decide to focus on the reading you need to do. Make it a priority.”
  • Reinforce what you read by reading a number of books on the same subject
  • Take care of your eyes.”
  • Get plenty of quality sleep”
  • Avoid working through the night. Avoid caffeine.”
  • Try to deal with all your e-mail at one point in the day
  • Don’t feel under pressure to know everything
  • Never stop learning. There will always be something new.”
Leggere con gli occhi e’ ovviamente solo un aspetto del problema. Il libro tratta anche come affrontare diverse tipologie di testi a seconda degli scopi e i vincoli temporali che abbiamo, problematiche relative alla lettura di testi in lingua straniera e anche aspetti pratici su concentrazione, memoria, pause, lettura al computer e affaticamento degli occhi.

Consiglio a tutti la lettura.

La cosa piu’ difficile e’ avere la volonta’ di applicare alcune tecniche quotidianamente. Nel mio piccolo cerchero’ di farlo, perche’ lo ritengo veramente un investimento in termini di tempo che posso dedicare ad altre attivita’ o alla lettura stessa.

Ricordare sempre che:
Speed reading is not just about reading words faster then you did before. It’s about being able to read at a speed appropriate for the material you are reading.

Concludo con una bellissima citazione che e’ un po’ la mia filosofia di vita:
“Look constantly for a better way of doing what you do”