Sunday 23 May 2010

Four intense life months and mission accomplished

Ciao a tutti,
a meta’ Ottobre 2009 mi sono laureato con il massimo dei voti all’Universita’ di Pisa e a meta’ Febbraio, dopo 4 mesi, ho iniziato una nuova vita e il mio primo lavoro a Cambridge. Ma andiamo con ordine…con questo post vorrei condividere con voi tutte le cose che sono avvenute in questo periodo e che mi hanno permesso di crescere tantissimo sotto ogni punto di vista.

Nel mese di Novembre e Dicembre per 6 Settimane ho frequentato un corso di inglese intensivo presso Regent School a Londra. E’ stata una esperienza bellissima che mi ha permesso di conoscere persone da ogni parte del mondo oltre a migliorare abbastanza il mio inglese e a portarlo ad un livello sufficiente per iniziare una vita all’estero. Ho provato a fare l’esame di Cambridge FCE ma purtroppo non sono riuscito a passarlo, lo riprovero’ in futuro. Per chi non lo sapesse a scuola sono sempre stato il primo della classe, ma l’inglese e’ sempre stato un grosso problema per me. Un motivo in piu’ per cui volevo assolutamente riuscire a vincere questa sfida con me stesso. Anche vivere in famiglia e’ stata una esperienza senz’altro positiva grazie alle belle chiaccherate, durante la cena, dopo pesanti giornate di 6/7 ore di studio dell’inglese.

Quando si raccontano le cose, dopo averle vissute, purtroppo si trascurano i dettagli, quelle piccole prime volte che pero’ fanno provare intense emozioni… come ad esempio arrivare in aereoporto la prima volta, parlare con la taxista durante il viaggio e gasarsi perche’ si riesce a conversare, fare il biglietto della metropolitana, parlare con uno sconosciuto alla fermata dell’autobus, gestire le faccende burocratiche per la scuola e l’alloggio in famiglia, acquistare la SIM inglese, fare il 999 e parlare al telefono con la polizia (si ho fatto anche questo), bersi un double beilis con il professore di inglese che e’ diventato un amico con cui chiaccherare, mangiare al ristorante e uscire con gli amici studenti, semplicemente girare per Londra e ammirare il tamigi la sera, andare al cinema,… in un paese straniero e’ come se dovessi rivivere da zero, e’ come rinascere… ogni cosa che fai e’ la prima volta e ho provato spesso la sensazione del bambino spaesato che cresce :) in effetti devo molto ai miei genitori che mi hanno sostenuto (soprattutto economicamente) nella mia avventura, da tanto desideravo diventare indipendente ed essere in grado di gestire autonomamente la mia vita… ora finalmente posso dire di esserlo (anche se devo ancora ricevere il mio primo stipendio, ma questo e’ un dettaglio). Debbo dire che provo una piacevole sensazione di liberta’ e di soddisfazione che in questo momento mi rende davvero felice.

Dopo il corso di inglese, ho passato delle piacevolissime vacanze natalizie in Italia con i miei genitori, la mia ragazza Michela (italiana) e i miei amici. Prima di rientrare in Italia pero’ mi sono dovuto mettere alla ricerca di un appartamento temporaneo dove vivere durante la ricerca del lavoro. Dopo qualche giro a Londra a visitare qualche appartamento alla fine l’ho trovato in Leytonstone e ho iniziato a vivere li a partire dall’8 Gennaio 2010. Un appartamento in condivisione con 5 persone. Sono sempre stato un bamboccione (coccolato e servito da mamma) quindi devo rimboccarmi le maniche anche con le faccende domestiche: cucinare, lavare, stirare (odio profondamente farlo), pulire ecc ecc.

Una volta che mi sono sistemato nel nuovo appartamento, a parte qualche altra lezioncina di inglese, ho iniziato a cercare attivamente lavoro. Ho fatto una ricerca molto attenta, ho letto libri su come scrivere il CV, prepararsi ai colloqui e ho fatto qualche ripasso tecnico. Devo dire che di offerte ce ne erano parecchie, i recruiter non hanno esitato a contattarmi e a farmi proposte. Ho sostenuto colloqui con due aziende, sono rimasto sorpreso da quanto erano tecnici e alla fine Autonomy Software Ltd mi ha fatto un’ottima proposta di lavoro essendo un neolaureato che ho deciso di accettare. Tuttavia questa multinazionale, qui in Gran Bretagna ha sede a Cambridge quindi mi sono dovuto trasferire. Anche in questo ambito sono state tante le piccole cose che mi hanno fatto crescere: parlare con i recruiter, i colloqui, il vestirsi in giacca e cravatta, le ore a cercare/filtrare le offerte, a personalizzare e scrivere le cover letter, nel frattempo sono anche riuscito ad aprire un conto in banca con HSBC e ad avere la mia carta di debito inglese, ad avviare le operazioni per ottenere il mio National Insurance Number.

Ricordo che Luca Minudel mi disse che l’idea di fare esperienza di lavoro all’estero e’ furba e che saro’ coinvolto in tante cose interessanti e nuove. Mi aveva detto anche che se sarei riuscito nella mia impresa di non scordarmi di condividere su UgiDotNet la mia esperienza, raccontare com'รจ, aiutare questa Italia a essere meno chiusa. Sono ben contento di farlo perche’ sono molto grato a questa community, ai rapporti umani che mi ha permesso di creare con persone che hanno la mia stessa grande passione. E sono sicuro che se sono riuscito ad arrivare dove sono e’ anche merito di tutti voi, di tutta questa passione che respiro ogni volta che leggo i vostri post. Pero’ a volte provo anche invidia, ma e’ quella positiva, quella di ammirazione, quella che ti spinge a crescere. Grazie a tutti ! Un grazie particolare anche ad Alessio Marziali che avendo gia’ vissuto certe esperienze si e’ offerto di fornirmi utili consigli e ovviamente grazie ai miei amici (Matteo, Marco e Mario) della community DotNetToscana che non hanno mai smesso di incitarmi e caricarmi in questa impresa.
Il mio primo giorno di lavoro e’ stato il 15 Febbraio. Nei giorni immediatamente precedenti la mia ragazza e’ venuta 5 giorni a Londra a trovarmi e per la prima volta dopo tre mesi sono riuscito a trovare il tempo di visitarla un po. Siamo andati al museo delle cere, tower hill, buckingham palace, camden town, Big Ban, Harrods, giro in battello sul Tamigi e London Eye di notte il giorno di San Valentino. Che si puo’ volere di piu’ dalla vita :) Ringrazio ovviamente anche a lei che ha seguito nei minimi dettagli tutta questa mia avventura e mi ha sempre supportato, nonostante la sua evidente sofferenza di non essere fisicamente vicina a me.

La mia prima settimana di lavoro e’ stata davvero intensa. Ho alloggiato in una casa offerta dall’azienda e nel poco tempo libero oltre il lavoro mi sono dovuto barcamentare di nuovo nella ricerca di una casa/appartamento a Cambridge. Sabato scorso, 20 Febbraio, ho finalmente trovato una bella sistemazione in una casa con tre persone, stanza molto spaziosa con bagno interno, Internet, sala con divani e televisore, cucina, insomma tutto il necessario. Anzi ancora meglio perche’ solamente 10 minuti a piedi dal Business Park dove lavoro, cosa che aumentera’ notevolmente la qualita’ della mia vita. Fermata dell’autobus quasi sotto casa che mi porta in centro in 15 minuti. Mi resta da comprare una bici e sono a posto! Quel giorno stesso sono tornato a Londra a prendere quasi tutta la mia roba (dovro’ fare un altro viaggio alla fine di questa settimana per completare il trasloco) e da ieri mi sono definitivamente spostato qui.

Ho ancora un po’ di cose da fare per completare il mio “trasloco di nazione”, tra cui ottenere il NIN, cambiare il medico di famiglia e iscrivermi all’associazione italiani residenti all’estero (AIRE).
Sicuramente mi sono dimenticato di racconare qualcosa, ma non ho dubbio nel dire che sono stati sicuramente i mesi piu’ intensi ed eccitanti della mia vita fino ad ora. Sono riusciuto a tagliare un traguardo difficile, a superare una sfida che volevo vincere. Sono contento di essere qui, sono sicuro che avro’ l’opportunita’ di crescere molto e sicuramente anche di riflettere molto. Non so cosa riservera’ il mio futuro, la mia ragazza spesso me lo chiede, ma purtroppo la vita non si puo’ prevedere. Non posso dire se tornero’ in Italia, non posso dire se mi sentiro’ solo, non posso dire se decidero’ di vivere qui per tanto tempo se non per sempre. Non posso dire niente, posso solo vivere. Quello che voglio ora e’ solamente una cosa: crescere professionalmente e imparare al massimo la lingua inglese. Ovviamente spero anche di divertirmi e farmi qualche nuovo amico.

E adesso?
Niente, direi di cominciare a vivere la mia nuova vita…

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